January 2011

Italian tax administration provided clarifications that expand the application of Italian CFC rules. In particular, the administration explained that income from contract manufacturing activities and income from purchases or sales of related party products count as passive income for the purpose of applying the passive income test that triggers the application of the rules to controlled foreign companies organized in non black listed jurisdictions. The clarifications pose additional burden on international tax planning of Italian multinationals.

Tre risposte dell’Agenzia delle Entrate a domande in materia di CFC affermano l’estensione della normativa sulle controllate estere anche ai casi di controllate estere che svolgono attività di trading e di lavorazione di prodotti per conto della casa madre. Le imprese italiane multinazionali sono costrette a rivedere la pianificazione fiscale dei rapporti infragruppo e valutare la necessità di un interprello a salvaguardia della non applicazione automatica della normativa con recupero di reddito e imposte e applicazione di conseguenti sanzioni in Italia

Secondo la Risoluzione 142/E del 30n Dicembre 2010, Anche il diritto di nuda proprietà relativo ad un investimento estero suscettibile di produrre redditi imponibili in Italia va dichiarato sul modulo RW, facendo riferimento al costo storico risultante dall’atto costitutivo del medesimo, parallelamente alla dichiarazione del diritto di usufrutto da parte del titolare del medesimo.

La nuova Convenzione Italia-Usa contro le doppie imposizioni modifica le regole in materia di attribuzione del potere impositivo sulle pensioni private percepite in relazione al rapporto di lavoro svolto in uno Stato contraente, dopo il trasferimento di residenza nell’altro Stato contraente. La regola attuale prevede che in questo caso le pensioni siano tassate esclusivamente nel primo Stato. Le regole interne applicabili in tale Stato potrebbero talvolta dare luogo a legittimi salti d’imposta.

Italy’s Tax Administration provided additional clarifications on Italian taxation of trusts. In particular, Circular n. 61/E issued on December 27, 2010 addresses the situations in which a trust is disregarded as abusive or fictitious interposition between the settlor and the assets and income of the trust and must be disregarded for tax purposes. Circular 61/E expanded the list of examples of abusive situations and shows the administration’s willingness to contrast the use of trusts for tax avoidance purposes.

The European Court of Justice blessed international tax arbitrage in a VAT transaction by means of which taxpayer was able to obtain a credit for input VAT on purchases while avoiding payment of output VAT on sales. The result was obtained thanks to an inconsistent characterization of the transaction for VAT purposes under UK and German law. UK treated the transaction as a financial service taxable in the country of supplier (Germany), while Germany treated it a as a sale of goods taxable in the country of the goods are sold (UK).